Il “Parco della Quarantena” è un’oasi naturalistica recentemente ristrutturata e bonificata per dare ai bacolesi – e più in generale ai Campi Flegrei – un polmone dove far respirare aria sana sia ai cittadini che alla città stessa.

Cenni Storici

Questo spazio deve il suo nome alla sua originaria funzione: era qui che venivano portati gli animali “importati” dalle vecchie colonie africane per passare il loro periodo di quarantena, per l’appunto, prima di essere trasportati al vicino zoo di Napoli o delle altre città italiane.

Struttura

L’area verde si estende per ben 125.000 mq, equivalenti a circa 80 campi da calcio regolamentari. Un polmone verde che per anni era stato abbandonato e che le recenti amministrazioni hanno ripulito e rivalutato, trasformandolo in un immenso parco dedicato alle famiglie e al loro tempo libero.
L’accesso al parco è costituito da un lungo vialetto alberato che porta a diversi prati aperti e liberi dove gli avventori possono fermarsi per un pic-nic (vari i tavoli e le strutture presenti adisbite a questo scopo) o anche per leggere un libro, magari approfittando dei testi presenti nella libreria lì presente dedicata al book-crossing.

Suggestioni

In questo spazio, proprio a testimonianza di quanto detto finora, è possibile ammirare i vari stabili che un tempo servivano come alloggi dei custodi o come forni crematori degli animali malati. Tutto questo, circondati da una folta vegetazione di piante e alberi (in particolare Faggi) che rendono lo stazionamento ideale anche durante le stagioni calde come la primavera e l’estate: un vero paradiso terrestre a ridosso del Lago Fusaro e poco distante dal Parco Vanvitelliano.
Per la gioia dei più piccoli, all’interno del bosco ospitato dal parco è possibile incrociare animali di diverse specie che sono lì dopo essere stati recuperati da maltrattamenti o da stati di incuria: dalle galline ai cavalli, passando per caprette, cinghiali e altro ancora, la fauna di questo luogo è piena di sorprese!

Come arrivare al Parco della Quarantena